Cellule staminali e laser fraxel

A cura di Dott. Walter Chiara

Cellule staminali e laser: così si cancellano le cicatrici
Pubblicato il 10 ottobre 2012 12:06 in Salute
TAG: cellule staminali, chirurgia, cicatrici, estetica, laser, walter chiara

ROMA – Cellule staminali e laser per cancellare le cicatrici.
La Stampa intervista Walter Chiara, chirurgo estetico esperto in medicina rigenerative, che spiega come eliminare quei segni antiestetici che scolpiscono ricordi nel corpo e nell'anima.
Prima le cellule vengono prelevate dal grasso dei pazienti e poi riprogrammate.
Poi un laser, che agisce direttamente sul derma, stimola la rigenerazione cellulare.
Due passi, non sempre semplici, che permettono di ridurre la cicatrice dal 50 fino al 70%. Cicatrice che scompare del tutto con l'aiuto di un make up anche leggero.

Il chirurgo Chiara spiega a La Stampa cosa sono le cicatrici e come ridurle:

“È quell'evento lesivo che porta alcune persone, anche a distanza di trent'anni, come ho verificato con alcuni miei pazienti, a chiedere di cancellarne la traccia sulla pelle, ma, sarebbe meglio dire, cancellarne il ricordo traumatico. Per ridurle abbiamo due valide armi, che agiscono in sinergia: le cellule staminali, appunto, che vengono prelevate dal grasso del paziente, e un particolare tipo di laser che agisce direttamente sulla rigenerazione del derma”.
Chiara utilizzò le staminale per la prima volta nel 2005, dove apprese la tecnica in Giappone e ne spiega la fasi, che passano dalla riduzione della cicatrice, che viene “riconfezionata”:
“Qualche mese più tardi si passa ad iniettare cellule staminali somatiche dal grasso – cellule prelevate dall'adipe del paziente stesso – . Il mio protocollo di cura prevede l'uso di cellule adipose “amplificate”, cioè moltiplicate in vitro prima di essere re-iniettate. In questo modo l'impianto risulta più ricco e omogeneo e il riassorbimento molto più lento”.

Poi è la volta del laser:
“Si tratta di un laser particolare, il Fraxel 1500, che colpisce solamente il derma, senza causare alcuna abrasione sulla cute: ha la funzione di stimolare la produzione di nuovo derma, che a mano a mano arriva in superficie. Al termine -nel caso di trattamenti del viso – ci si sentirà come dopo aver preso il sole, il primo giorno ci sarà un po' di gonfiore, soprattutto se l'intervento ha coinvolto la zona perioculare, già in via di guarigione dal secondo. Il terzo generalmente si è a posto”.

La tecnica viene usata anche per rughe e trattamenti anti-età. Chiara parla infine dei risultati:
“Dopo un anno – conclude Walter Chiara – si può sicuramente arrivare ad avere ridotto dal 50 al 70% per cento il problema». A questo punto è sufficiente un leggerissimo make-up per farla scomparire completamente. Dalla vista e dal cuore”.