Protezione solare: la guida completa per un'abbronzatura sicura
Ottenere una tintarella invidiabile senza mettere a repentaglio la salute della pelle è possibile, a patto di "abbronzarsi in maniera intelligente". Questo significa capire come funziona la protezione solare, perché è fondamentale e come integrarla in una strategia di benessere che parte dalla tavola e arriva ai trattamenti post-estate.
Perché proteggersi: la differenza tra raggi UVA e UVB
Il sole emette diversi tipi di radiazioni ultraviolette. Quelle che raggiungono la nostra pelle sono principalmente di due tipi, con effetti molto diversi:
- Raggi UVA: Sono presenti tutto l'anno, attraversano nubi e vetri e penetrano in profondità nella pelle. Sono i principali responsabili del fotoinvecchiamento, causando danni a collagene e fibre elastiche, che si traducono in rilassamento cutaneo e macchie solari.
- Raggi UVB: Sono più intensi in estate e nelle ore centrali. Agiscono più in superficie e sono i responsabili dell'eritema solare (la scottatura), della disidratazione e dell'ispessimento della pelle (ipercheratosi).
In sintesi, mentre gli UVB "scottano", gli UVA "invecchiano". Una protezione efficace deve schermare da entrambi.
Come scegliere e usare la protezione solare: la guida pratica
Scegliere e applicare correttamente il solare è il primo passo per una pelle sana.
1. Iniziare con la protezione giusta
È buona norma iniziare la stagione con un fattore di protezione (FPS) alto, per poi eventualmente scalarlo gradualmente man mano che la pelle si abbronza. Le zone più delicate e sempre esposte come viso, collo e mani richiedono sempre una protezione molto alta.
2. Le regole d'oro per un'applicazione efficace
- Evita di esporti al sole nelle ore più calde, indicativamente dalle 10 alle 17.
- Riapplica la crema solare frequentemente, soprattutto dopo i bagni o in caso di sudorazione intensa.
- Evita di usare profumi o deodoranti prima dell'esposizione, perché potrebbero causare macchie o reazioni di sensibilizzazione.
- Bevi molta acqua per mantenere la pelle idratata dall'interno.
La protezione comincia a tavola: dieta e idratazione
Una sana abbronzatura si prepara anche con l'alimentazione. Almeno un mese prima dell'esposizione, è utile aumentare il consumo di frutta e verdura ricche di betacarotene (carote, albicocche, meloni, pomodori), che agisce come una protezione naturale. Per contrastare l'invecchiamento, sono fondamentali cibi ricchi di vitamine A, C ed E (spinaci, broccoli, frutti di mare).
Il dopo-sole: reidratare è la parola d'ordine
Dopo una giornata di sole, la pelle è disidratata. È fondamentale restituirle l'idratazione persa con creme doposole specifiche, magari a base di collagene e acido ialuronico. Presta particolare attenzione alle cicatrici recenti (anche quelle da acne): vanno protette molto bene per evitare che si scuriscano (iperpigmentazione).
Sole, capelli e inestetismi: facciamo chiarezza
E i capelli? Come vanno curati?
Sole, sale e lavaggi frequenti li rendono secchi. È bene utilizzare shampoo delicati, magari con azione anticaduta, e programmare un ciclo di trattamenti riparatori a partire da settembre.
Il sole influisce su cellulite e smagliature?
In estate la cellulite tende a migliorare grazie a una maggiore attività fisica. Sulle smagliature, invece, il sole non ha effetti benefici: essendo tessuto cicatriziale, non si abbronzano e diventano quindi più evidenti per contrasto con la pelle scura.
Cosa fare a settembre: i trattamenti post-estate
Finita la stagione estiva, la parola d'ordine deve essere RINNOVARE E IDRATARE. Oltre a una buona cura domiciliare, è il momento ideale per stimolare il collagene danneggiato dal sole. I trattamenti di biorivitalizzazione, con iniezioni locali a base di acido ialuronico, sono la soluzione perfetta per restituire alla pelle l'idratazione e la compattezza perdute.