Come agisce la tossina botulinica?
Troppo spesso si sente parlare del botulino come di un trattamento che “gonfia”…non è così e per capirlo basta conoscerne il meccanismo di azione.
La sua azione farmacologica è infatti in grado di impedire il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare, interferendo con l'impulso nervoso e causando cosi la distensione del muscolo stesso.
Tra i farmaci più utilizzati nell'ambito della medicina estetica è la tossina botulinica di Tipo A purificata.
Il botox quindi interviene sulle rughe dinamiche (ovvero di espressione) causate dalla contrazione dei muscoli mimici, distendendole e attenuandole.
Il suo utilizzo più frequente è a livello di:
- Rughe glabellari agendo sul muscolo procero e sui muscoli corrugatori
- Rughe frontali agendo sul muscolo frontale stesso e contribuendo anche al sollevamento delle sopracciglia
- Rughe perioculari (“zampe di gallina”) agendo sul muscolo orbicolare della regione orbitaria
- Rughe labiali (codice a barre) agendo sul muscolo orbicolare della regione periorale
Possibile inoltre il suo impiego in altre situazioni:
- nell'ipertrofia dei masseteri sia per snellire il profilo del viso a livello della regione mandibolare sia per ridurre il bruxismo
- Nel collo a livello delle pieghe causate soprattutto dalla contrazione del platisma (muscolo mimico)
- Nel naso per sollevarne la punta inibendo l'azione del muscolo depressore
Questi ed altri utilizzi del Botox, eseguiti da chirurghi plastici estetici specialisti del settore, portano a risultati naturali e migliorativi, donando al viso un aspetto più disteso e fresco, ma senza alterarne l'espressività.
Dott Fabio Toffanetti
Chirurgo Plastico ed Estetico