Fili in PDO: il nuovo lifting della pausa pranzo

A cura di Dott.ssa Katia Memoli

Che cos'è la biostimolazione con fili in PDO?

Negli ultimi anni si è assistito in medicina estetica ad un nuovo approccio preventivo in termini di ringiovanimento cutaneo del volto. Oltre a strategie di trattamento oramai consolidate, come i peeling, la biostimolazione, la radiofrequenza e il foto-ringiovanimento, assistiamo in questo periodo alla comparsa di un trattamento innovativo, a metà strada tra la chirurgia lifting e la medicina estetica conservativa. Parliamo di lifting della pausa pranzo con fili in polidiossanone, altamente biocompatibili e riassorbibili. Il principio è lo stesso della biostimolazione, ma anziché utilizzare vitamine, precursori di acido ialuronico e pdrn, utilizza fili in PDO. Stabiliti con una matita dermografica i piani di trazione su cui si intende lavorare, il medico stabilirà il numero essenziale di fili da impiantare. E’ possibile già da subito avere un effetto lifting con sollevamento della zona mandibolare, riempimento dell’area mascellare, distensione delle rughe nasogeniene, perioculari e frontali con miglioramento della texture cutanea ed una maggiore luminosita del viso.

Quante sedute si devono fare? 

Il trattamento si svolge in una sola seduta, ma se necessario è possibile rivalutare la possibilita di un nuovo impianto in altre aree del volto dopo circa tre settimane.

E' dolorosa?

Il trattamento è ambulatoriale, non invasivo e indolore, basta una crema anestetica locale. Tuttavia si può utilizzare anche una piccola quantità di anestetico per ridurre il fastidio.

Controindicazioni: 

Il polidiossanone è un materiale utilizzato da anni in chirurgia oculistica e cardiochirurgia e risulta altamente biocompatibile. I criteri dii esclusione rimangono quelli generali in medicina estetica e vengono stabiliti dal medico.

Dott.ssa Katia Memoli