ORA IL LIPOFILLING DIVENTA “AL CUBO”!

A cura di Prof. Vito Contreas

Che nel tessuto adiposo, ormai sempre più spesso usato come filler naturale, ci fossero, oltre alle cellule adipose (adipociti), anche tante cellule staminali, lo sapevamo già. Ed infatti non c’era sfuggito che li dove mettiamo il grasso per ottenere un riempimento, si assisteva anche a significativi miglioramenti della qualità tessutale. Cosa che portava a quell’ effettivo ringiovanimento, che i soliti filler all’acido ialuronico non hanno mai dato. Non si sapeva tuttavia come questa nobilissima risorsa potesse essere usata al meglio. Si è provato inizialmente di isolare le cellule con sostanze enzimatiche, per poi coltivarle e quindi moltiplicarle. Ma questo comportava il passaggio del tessuto in un laboratorio attrezzato e quindi una divisione dell’applicazione clinica in due sessioni distanziate nel tempo. L’isolamento per via enzimatica era peraltro considerato una “manomissione” del tessuto da infiltrare e quindi una complicazione di carattere autorizzativo e medico-legale di non poco conto. Per superare questa difficoltà, si è quindi tentata la strada della separazione meccanica e questo ha permesso di apprezzare le migliori potenzialità delle cellule staminali se impiegate nella forma di aggregazione naturale, così come appaiono strutturate in vivo, in una sorta di simbiosi col tessuto adiposo. Molti tentativi sono stati fatti per rendere la procedura semplice, rapida e soprattutto efficace e finalmente si iniziano a vedere in commercio sistemi che sicuramente potranno entrare di diritto nelle nostre sale operatorie. Fra questi, uno degli ultimi nati è il LipoCube,
una sorta di cubo che permette la facile processazione del tessuto adiposo, fino a poter ottenere con pochi e facili passaggi, l’isolamento di queste preziosissime cellule. E’ quindi molto più facile pensare a sfruttare il tessuto adiposo per gli scopi rigenerativi e non soltanto come riempimento naturale. Possiamo quindi concludere che il “lipofilling al cubo” è diventato una realtà più fruibile che sicuramente migliorerà l’offerta rigenerativa dei nostri ambulatori, per una sempre maggiore gratificazione dei nostri pazienti.