Fototermolisi selettiva
La fotodepilazione è una metodica estetica il cui scopo è quello di contrastare la crescita del pelo. Per fare ciò usa il processo della fototermolisi selettiva, ossia sfrutta l'energia prodotta da una fonte luminosa, energia che, tramite il pelo, raggiunge il bulbo pilifero distruggendolo.
La fotodepilazione è praticata con diversi strumenti come la Luce Pulsata, il Laser e l'infrarosso pulsato. Questi metodi differiscono tra loro per la dimensione della zona trattata, la versatilità del trattamento, la velocità di esecuzione e la dinamica di emissione.
Appare subito evidente che lo scopo principale della fotodepilazione non è quello di bruciare i peli, bensì di utilizzarli per veicolare il calore alla matrice posta alla base del follicolo pilifero. Tale matrice è responsabile della continua ricrescita dei peli ma, se si riscalda oltre una precisa soglia termica, essa si disattiva per molto tempo. Bisogna ricordare che il pelo ha un ciclo di vita particolare caratterizzato da tre fasi:
una di crescita (anagen),
una di quiescenza (catagen)
ed una terza in cui c'è il distacco e la caduta del pelo (telogen).
A causa di questo ciclo di vita solo i peli presenti al momento del trattamento e direttamente collegati alla matrice (ossia in fare anagen) possono veicolare efficacemente il calore. Occorre quindi trattare più volte una zona, in modo da colpire i follicoli in tempi diversi.
Quanto maggiore è il contrasto tra la pelle chiara e i peli scuri, tanto maggiore sarà l'efficacia della fotodepilazione. Il calore assorbito dalla cute è notevolmente inferiore a quello assorbito dai peli e viene rapidamente dissipato dalla grande quantità d'acqua che costituisce la cute stessa. La potenza erogata influisce direttamente sul risultato ma, a causa del principio termico del trattamento, non si deve superare la soglia massima che la propria pelle riesce a tollerare. Questa soglia è di norma alta per le pelli chiare e bassa per le pelli scure perché, la presenza di melanina che scurisce la pelle, aumenta la produzione di calore. Se la pelle non riesce a dissipare il calore in eccesso può verificarsi una leggera scottatura con un possibile successivo schiarimento persistente della zona trattata, sino a quando non si ripristina l'abbronzatura.
Può anche succedere che il limite massimo di potenza tollerata dalla propria pelle sia inferiore al limite minimo necessario alla fotodepilazione e questo problema rende impossibile il raggiungimento del risultato sperato. Per tale motivo la fotodepilazione è finalizzata al raggiungimento del massimo risultato soggettivamente possibile e non alla depilazione totale e definitiva che è fisiologicamente impossibile.