Viso invecchiato? La prima cosa è rivitalizzare

A cura di Dott. Marco Di Clemente

Una “cura” antirughe: come idratare la pelle e ridonare turgore Con un trattamento semplice e sicuro.

La maggioranza delle pazienti che giunge in ambulatorio, ha come principale cruccio quello delle prime rughe. Terribilmente infastidita dagli odiati solchi, vorrebbe farli sparire subito. L'idea irrazionale è quella di voler vincere la battaglia immediatamente e la conseguente richiesta come primo approccio è il riempimento delle loro nemiche. Quello che invece va fatto capire è che una pelle che mostra i primi segni d'invecchiamento, rughe comprese, va curata e rivitalizzata nella sua interezza con una trattamento che recuperi e mantenga la giovinezza dei tessuti, attraverso la riorganizzazione e rivitalizzazione della struttura della pelle. E' importante per prima cosa ottimizzare il turgore, l'elasticità cutanea: solo così il viso apparirà migliorato nel complesso ed avrà più luce. E' a quel punto poi che si potrà eventualmente passare a riempire le rughe, che comunque, giunti in questa fase, nel complesso saranno molto meno evidenti e daranno molto meno fastidio nella valutazione globale dell'estetica del viso.
A che serve un viso nel quale le rughe sono state ridotte, ma la qualità della pelle ed il turgore lasciano a desiderare, lasciandolo avvizzito e cadente ? Per non considerare l'importanza della rivitalizzazione del collo, uno dei primi a mostrare i segni dell'età, che non può assolutamente essere riempito con filler.
Per ringiovanire veramente un viso quindi bisogna rivitalizzarlo. E la tecnica si chiama biorivitalizzazione. Si tratta dunque del primo giusto approccio che il medico estetico può proporre, ovviamente senza dimenticare la prescrizione dei prodotti cosmetici (creme e sieri) adeguati al tipo di pelle in questione.
In cosa consiste? Non è altro che l'introduzione nel derma di sostanze utili ad ottimizzare la funzione cutanea, come ad esempio l'acido ialuronico, che può essere unito ad aminoacidi, minerali, vitamine ecc.
L'acido ialuronico è uno zucchero normale componente del sottocutaneo, e costituisce la materia fondamentale nella quale sono immerse le fibre di collagene ed elastina. Col passare degli anni diminuisce l'attività dei fibroblasti, cioè delle cellule deputate alla produzione di collagene ed acido ialuronico, i quali col richiamo di acqua determinano il turgore e la compattezza della cute. Ecco che apportando direttamente nel tessuto da trattare una quantità di acido ialuronico adatta a contrastare il suo impoverimento, la pelle ritrova nutrimento e giovinezza. Si mira dunque a ricreare le condizioni fisiologiche di una cute giovane, attivando in modo naturale il lavoro dei fibroblasti nello stimolare una corretta produzione naturale di collagene, che sarebbe invece poco utile introdurre direttamente dall'esterno
In sintesi l'infiltrazione locale di agenti biorivitalizzanti determina tre principali effetti benefici: idratazione, per immediata azione di richiamo nei tessuti di acqua (visibile sin dai primi trattamenti), stimolazione dei fibroblasti a produrre collagene ed elastina, (comincia ad avvenire a fine ciclo), importante azione di contrasto dei radicali liberi,veri e propri “agenti dell'invecchiamento” (stimolati per esempio da inquinamento e radiazioni solari).
In cosa consiste. Si iniettano gocce di prodotto sottocute con microiniezioni effettuate con un ago sottilissimo, sia lungo le rughe, che vicino al canto esterno degli occhi, che nelle parte centrale delle guance e sul collo, dove insomma si vuole riacquistare il turgore. Volendo di possono infiltrare anche punti di agopuntura per stimolare la rivitalizzazione ed il drenaggio cutaneo. Il trattamento non dura più di un quarto d'ora ed alla fine residua solo per un'oretta un lieve arrossamento nelle zone di inoculo. A volte si possono creare delle piccole ecchimosi, contrastabili con una crema all'arnica. In ogni caso la paziente può truccarsi da subito.
Quando. Un ciclo classico si effettua con un trattamento a settimana per un mese, poi due trattamenti ogni quindici giorni. Infine per prolungare i risultati si può proseguire con una seduta di mantenimento mensile. Esistono dei tipi più costosi, per chi ha meno tempo, che possono essere effettuati direttamente una volta al mese. Il trattamento si può fare in qualsiasi periodo dell'anno. Classicamente i periodi più gettonati sono in primavera, e poi a settembre per “riparare” i danni provocati dal sole durante l'esposizione estiva.

Sinergia. Un ciclo di biorivitalizzazione può poi essere un'ottima preparazione ad un filler. Non solo perché, come dicevamo, ha poco senso limitarsi a riempire le rughe se poi la cute dell'intero viso è avvizzita, spenta e poco turgida. Ma anche e soprattutto perché, nutrendo il sottocutaneo con un buon deposito di acido ialuronico, poi il derma riassorbirà molto più lentamente l'altro tipo di acido ialuronico, più denso, che utilizzeremo come filler per riempire le rughe. Ed a quel punto il riempimento durerà più a lungo.
Siamo insomma davanti ad un trattamento efficace e sicuro, come dimostrano ormai molti studi, che permette di ottenere risultati reali sul ringiovanimento del viso e del collo, in modo peraltro molto naturale, e senza spendere grosse cifre.
Dunque bando alla fretta. Ad invecchiare ci vogliono tanti anni. Volete che per cercare di tornare indietro siano sufficienti pochi minuti?...


COSA SI USA
ACIDO IALURONICO. E' un polisaccaride presente naturalmente nell'organismo umano, con la funzione principale di attrarre e legare l'acqua, idratando la pelle e donandole volume. Spesso è unito ad aminoacidi e vitamine per contribuire ad una corretta nutrizione della pelle.

POLINUCLEOTIDI. Ottenuti dalla trota ad uso alimentare, utilizzati inizialmente come cicatrizzanti, incrementano l'attività dei fibroblasti e comportano un aumento secretivo di tutte le proteine della matrice dermica. Contribuiscono di conseguenza ad una maggiore tonicità della pelle.

AGAROSIO. Zucchero con catene di poliaminoacidi che hanno particolari proprietà nella ricostruzione della rete proteica e nella capacità di trattenere liquidi per imbibizione.
Dott. Marco Di Clemente Esperto in medicina ad indirizzo estetico
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