Cellulite e carbossiterapia

A cura della Redazione di MiaEstetica.it

CARBOSSITERAPIA
La carbossiterapia è un metodo terapeutico che consiste nella somministrazione di anidride carbonica nel sottocute. La terapia è atossica, cioè non reca danni all'organismo. Con numerose applicazioni che vanno dalla cosi detta cellulite, all'insufficienza veno-linfatica , dalla psoriasi alle ulcere cutanee , dalle adiposità localizzate all'ageing cutaneo; quindi tutte le zone del corpo che hanno perso tono e compattezza possono giovare del trattamento.
La terapia si è dimostrata eccellente per contrastare l'invecchiamento della pelle, migliorare il colore cutaneo, ridisegnare l'ovale del volto, ridare forma al seno, snellire e rassodare i glutei, correggere le smagliature, ridurre le rughe superficiali, ridare turgore al collo e al décolleté, per compattare la pelle delle braccia e delle gambe.
L'anidride carbonica oltre a favorire lo smaltimento di scorie e di tossine, svolge la funzione antiageing intervenendo nel processo di rigenerazione cellulare, lasciando la pelle più tonica e compatta. Il gas che viene infuso nella sede di trattamento ha la capacità di favorire una maggiore perfusione , quindi arriva più ossigeno e il tessuto trattato torna a funzionare meglio perche la carente perfusione (ipossia) è alla base di tutte le patologie qua sopra elencate.
Nel caso specifico della cosi detta cellulite e dell'adiposità localizzata la carbossiterapia produce non solo uno scollamenti dei vari tessuti ma anche una lipolisi nelle vicinanze della sede di iniezione. Lo scollamenti dei tessuti cutanei favorisce la perfusione periferica e un drenaggio fisiologico perche i vasi tornano ad essere pervi, quindi il sangue e la linfa circolano normalmente. La lipolisi prodotta dalla carbossiterapia è dovuta non solo allo scollamento dei compartimenti ma anche alla capacità dell'anidride carbonica di rendere i depositi di acidi grassi disponibili come fonte di energia .
Oltre ad una dieta equilibrata ed una attività fisica regolare, per contrastare meglio la cellulite e le adiposità localizzate può esser necessario abbinare alla carbossiterapia la cavitazione con ultrasuoni a bassa frequenza e la mesoterapia. Questa ultima consiste nell'eseguire micro iniezioni nel contesto della zona da trattare. Per la mesoterapia eseguiamo per lo più due tipi di approcci:
-Emulsiolipolisi con conseguente scioglimento del grasso .
-Apoptosi adipocitaria con conseguente eliminazione delle cellule che accumulano il grasso.
COME SI ESEGUE LA CARBOSSITERAPIA?
Il gas viene iniettato in corrispondenza della zona da trattare tramite microiniezioni superficiali (di solito due in zona trocanterica ; una per lato), per mezzo di un ago molto fine. Il trattamento non è doloroso ma si può avvertire un fastidio che scompare pochi minuti dopo il trattamento. Il paziente esce dallo studio senza presentare nessuna traccia del trattamento e può proseguire con una vita sociale senza limitazioni.
In funzione della zona, delle dimensioni e dell'entità del danno da trattare si consiglia un numero di sedute che varia dalla 10 alle 20 , una alla settimana . La seduta dura circa 30mn.
Va comunque ricordato che la carbossiterapia è consigliata in tutte le patologie dove si ha una ipoperfusione tissutale perche riabilita la microcircolazione e amplifica gli effetti (bohr e haldane ) che sono alla base di una buona perfusione dei tessuti. Per questo motivo patologie come la psoriasi , le ulcere diabetiche, le ulcere vascolari rientrano tra le indicazioni della carbossiterapia.
Va evitata in pazienti che hanno patologie che causano un alterato metabolismo dell'anidride carbonica : anemia, insufficienza cardiaca, insufficienza renale, insufficienza epatica, scompenso cardiaco, ictus cerebrale pregresso, embolie gassose … Va anche evitata in pazienti che assumono farmaci come la metformina e tutti gli altri farmaci che alterano il metabolismo dell'anidride carbonica.