La nostra pelle richiede attenzione dopo l'abbronzatura estiva

A cura di Dott. Marco Di Clemente

Sole, mare, montagna, lunghe ore in barca, tintarelle esotiche. Finite le vacanze ci si trova a fare il conto con le conseguenze. Lo specchio ci rimanda la comparsa di quelle antiestetiche macchie sul viso, che prima non c'erano, una tramatura della pelle che appare peggiorata sotto l'abbronzatura che pian piano sparisce, mentre le rughette attorno agli occhi sembrano aumentate. Perché? Colpa del fotoinvecchiamento, prodotto dai raggi ultravioletti (UV) presenti nel sole, ma anche nelle lampade abbronzanti.
I Raggi UV sono presenti nella radiazione solare in forma di raggi non visibili dall'occhio umano e non percepibili dalle terminazioni nervose, al contrario dei raggi infrarossi, avvertiti come calore. Per difendersi da essi la cute produce un pigmento (melanina) in grado di assorbirli. Ma questo sistema (l'abbronzatura), non sempre è efficace, soprattutto per chi si espone troppo al sole, senza considerare che col passare degli anni il tutto si va a sommare con l'invecchiamento cronologico, quello dovuto all'età, che rende meno efficienti i meccanismi di difesa. E' questo il motivo che induce spesso a notare che davanti alla stessa esposizione di sole degli anni passati, gli estetismi sono maggiori.
Quindi epidermide secca e ruvida, produzione di sebo aumentata, zone di cute iper o de-pigmentata (lentiggini, cheratosi). Anche i vasi sanguigni della pelle, a causa della degenerazione delle fibre elastiche si modificano, dilatandosi e dando origine alle teleangectasie, note più comunemente come couperose. Di fatto, comunque, i due meccanismi di invecchiamento si sommano e, in sintesi, nella peggiore delle ipotesi (massimo danno cronologico, grande esposizione agli UV) il risultato è una cute più sottile e meno elastica con comparsa di macchie e fini rugosità.
Cosa fare? Innanzitutto evitare di sottoporsi a lampade per mantenere l'abbronzatura, poi nutrire la pelle con creme adeguate, per esempio a base di vitamina C, ed utilizzare maschere idratanti settimanali. Infine si può chiedere ad un medico estetico di sottoporsi a trattamenti restitutivi con acido ialuronico. L'acido ialuronico, costituente naturale del nostro sottocutaneo, già normalmente utilizzato per il riempimento di rughe, cicatrici e correzione labbra, esiste anche in una diversa formulazione, che permette, una volta iniettato nel sottocutaneo, di restituire alla pelle compattezza e turgore, favorire la produzione di collagene ed elastina e combattere i radicali liberi prodotti dagli UV. Le nuove formulazioni contengono anche aminoacidi e vitamine, che vanno letteralmente a “nutrire” la pelle. Il trattamento prevede una fase iniziale (4-6 sedute) eseguita settimanalmente poi un paio di sedute ogni 15 giorni ed infine un mantenimento eseguito ogni mese. Per le macchie il viso va sottoposto in studio a peeling depigmentanti, possibilmente soft e ripetuti nel tempo fino a quando l'inestetismo non si sarà quasi completamente ridotto.

Dr. Marco Di Clemente
Medico estetico
( marco.dc@email.it )
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